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Famiglia Gnecchi
Famiglia Ruscone
Famiglia Gnecchi-Ruscone

Sembra che il cognome Gnecchi abbia avuto origine nella provincia di Brescia, attorno alla fine del 1400 ed è tuttora presente in alcuni paesi del Savallese (zona compresa tra Salò e la Val Sabbia).

Dall' Enciclopedia Bresciana ricaviamo le seguenti notizie:

• GNECCHI – Famiglia di Casto, in Valsabbia (BS), in auge nel ‘500 e poi decaduta.
• GNECCHI SOLDI Organtino – (Casto, 1533 – Nagasaki, 22.04.1609) che con altri due fratelli si fece gesuita e fu uno dei più prestigiosi missionari in Giappone (vedi biografia)
• Gnecchi Girolamo – (sec. XVI – di Brescia), Governatore pontificio in Todi nel 1585
• GNECCHI Giovanni Antonio – (sec.XVII) Autore nel 1686 con Attilio Montani della statua della Madonna del Rosario della Parrocchiale di Puegnago.
• GNECCHI (in dialetto Gnechi) – Caseggiato a Sud-Est di Polaveno, fraz. S.Giovanni (m.593slm)

Dall' Archivio Storico di Brescia ricaviamo le seguenti notizie:

• nell'Archivio notarile di Salò risulta un notaio Simone Gnecchi attivo negli anni 1583 - 1597
• nell'inventario dell'Arch. Storico di Brescia, sub voce “Gnecchi” si nominano “Gnecchi nob. Rocco Gio Battista, Giacomo, Valentino q. Lodovico di Casto, territorio di Savallo - inventario e divisione beni di Paitone (20 ottobre 1578)
• nelle “Polizze d'estimo” (1641) sono citati i seguenti:
• Gnecchi Lodovico q. Lodovico (residente in Brescia, quadra I di S.Faustino)
• Gnecchi Gio. Angelo q. Francesco (residente in Brescia, quadra II di S.Faustino)
• Gnecchi Angelica q. Pietro q. Achille (residente in Brescia, cittadella Vecchia)


Mercanti di lana sec. XVI

Dall'atto notarile di rinuncia dei sui beni, fatto da Padre Organtino nel 1566, in occasione della sua partenza quale missionario per il Giappone (Archivium Historicum Societatis Jesu - Roma) rileviamo che il padre di Organtino (facoltoso mercante di lana che operava sotto la Serenissima) era nominato come “quondam Jacobi Philippi de' Gnechis de' Belincinis“ (vedi libro “Padre Organtino Gnecchi Soldi s.j. – Il secondo padre della Cristianità Giapponese” di Sandro Carminati – Casto 1984).
Il primo personaggio di cui abbiamo notizia al quale sarebbe stato attribuito l'appellativo Gnecchi sarebbe quindi un certo Belincino de'Gnechis vivente alla fine del 1400.


P. Organtino

E' probabile che un membro di questa famiglia Gnecchi si sia trasferito dalla provincia di Brescia (Repubblica di Venezia) , attraversando l'Adda che a quel tempo segnava il confine, a Garlate (sull'omonimo lago presso Lecco) nello Stato di Milano.
Infatti all'inizio del 1600 troviamo un Pietro Gnecco a Garlate (prima di tale data non vi sono altri Gnecchi a Garlate).
Questa è l'origine certa della nostra famiglia e da tale Pietro disponiamo dell'intera genealogia.
La famiglia Gnecchi a Garlate è stata molto attiva dapprima nell'attività agricola e poi nella lavorazione e nel commercio della seta durante il 1700 e il 1800, fino a disporre di parecchie filande nella provincia di Como (Garlate, Villa, Valgreghentino) di Bergamo (Bergamo,Cisano e Caprino) e Milano (Turro).


L'antica casa Gnecchi del '600

Dopo il ”Capostipite” Pietro (1600), la linea primogenita è rappresentata da Stefano (1649/1730), Giovanni (1679/1741), Stefano (1712/1789), Giovanni 1743/1793) la cui linea si è estinta avendo avuto solo discendenti femmine.
La discendenza è quindi proseguita con il fratello Carlo Maria “il Patriarca” che ha avuto 14 figli.


Filanda Gnecchi oggi Museo della Seta

Quadro Filanda

Municipio e Filanda

Libro Museo della Seta

Intorno al 1812 Giuseppe Antonio Gnecchi , il maschio primogenito di Carlo Maria, ha trasferito la sua famiglia e la sua attività di commercio serico a Milano, dove ha fatto una grande fortuna concon il suo "Negozio in banca e Sete" che diventerà una delle più importanti della città ed avrà sede in Contrada del Monte 1577 .
Nel 1842 i due figli maschi di Giuseppe Antonio e Giuseppa Ruscone, Carlo e Giuseppe , erediteranno il nome ed il patrimonio Ruscone, lasciato loro dallo zio materno Giacomo Ruscone, facoltoso filandiere e spedizioniere di Malgrate (compreso la proprietà in Verderio Superiore) e, nel 1857, alla morte del padre, costruiranno la "Ditta Figli di G.A.Gnecchi", attiva fino al 1879.